Ti piacerebbe trasformare la passione per culture e tradizioni in una carriera?
Ogni società è custode di storie, riti e simboli che raccontano molto più del semplice passato. Capire questi aspetti significa imparare a leggere il mondo con occhi nuovi e diventare capaci di valorizzare patrimoni materiali e immateriali.
Il Curriculum Demoetnoantropologico dell’Università Guglielmo Marconi, parte integrante della Laurea Triennale in Beni Culturali (classe L-1), ti offre l’opportunità di intraprendere un percorso unico, che coniuga la ricerca accademica con le esigenze di innovazione della società contemporanea.
👉 Una caratteristica fondamentale: gli esami si svolgono in presenza presso numerose sedi distribuite in tutta Italia, a garanzia della massima serietà e del pieno riconoscimento legale del titolo.
Un percorso di studi tra umanesimo e innovazione
Il curriculum demoetnoantropologico non si limita a insegnare storia e antropologia: il suo obiettivo è formare professionisti capaci di interpretare le culture e di valorizzare i patrimoni collettivi con strumenti anche digitali.
Cosa studierai nei tre anni
- Letteratura e storia: dalle radici classiche alla contemporaneità.
- Antropologia culturale e visuale: per analizzare riti, credenze e sistemi sociali.
- Storia dell’arte e archeologia: dal medioevo all’età moderna, fino al digitale.
- Diritto dei beni culturali: tutela e valorizzazione del patrimonio.
- Competenze digitali: catalogazione, informatica e progettazione digitale.
- Laboratori pratici: restauro, storytelling, design transmediale e digitalizzazione.
Piano di studi in sintesi
Anno | Insegnamenti principali | Totale CFU |
---|---|---|
I | Letteratura italiana e classica, Storia antica, Antropologia culturale, Sociologia, Diritto | 60 |
II | Antropologia visuale, Storia dell’arte, Archeologia, Catalogazione digitale, Inglese B1 | 60 |
III | Beni demoetnoantropologici, Economia e management, Archeologia digitale, Laboratori, Stage | 60 |
Quali sbocchi professionali ti aspettano?
Il titolo apre prospettive lavorative in contesti diversi e stimolanti:
- Musei, gallerie e fondazioni culturali: progettazione mostre, gestione collezioni, attività educative.
- Archivi digitali e biblioteche: catalogazione, conservazione e digitalizzazione.
- Turismo culturale e valorizzazione dei territori: creazione di itinerari e progetti legati alle tradizioni locali.
- Comunicazione e marketing culturale: promozione del patrimonio con linguaggi innovativi.
Come ricorda il Ministero della Cultura, la digitalizzazione e la valorizzazione delle identità locali sono priorità strategiche. In questo scenario, il laureato in Beni Culturali diventa una figura chiave per coniugare tradizione, innovazione e sviluppo sostenibile.
Unimarconi vs Università Statali: quali differenze?
Scegliere tra un’università telematica come Unimarconi e un ateneo statale tradizionale significa valutare due modelli formativi differenti, entrambi con i loro punti di forza.
Le università statali offrono un’esperienza classica: lezioni frontali in aula, orari prestabiliti e la possibilità di vivere la dimensione accademica fatta di campus, biblioteche e contatto diretto con i docenti. Questo modello, però, può risultare poco flessibile per chi lavora, ha famiglia o vive lontano dalle sedi universitarie.
L’Università Guglielmo Marconi, invece, rappresenta un’alternativa moderna che punta sulla didattica online: lo studente può seguire lezioni, consultare materiali e interagire con i docenti tramite piattaforme digitali, organizzando lo studio in piena autonomia. Unimarconi mantiene la serietà delle università tradizionali con esami in presenza, svolti in numerose sedi in tutta Italia: un aspetto che avvicina il modello telematico a quello statale, garantendo valore legale e credibilità al titolo.
Un altro punto di forza è la multidisciplinarietà: l’Università Marconi propone corsi che uniscono saperi umanistici e scientifici con competenze digitali e manageriali, rispondendo meglio alle richieste del mercato del lavoro rispetto ad alcuni percorsi accademici più teorici tipici degli atenei statali.
In termini di costi, le università statali possono essere leggermente più economiche, ma spesso richiedono spese aggiuntive legate a trasporti, alloggi e materiale didattico. Unimarconi, pur essendo telematica, mantiene rette competitive e permette di risparmiare su spostamenti e vitto, risultando spesso più sostenibile per chi studia e lavora.
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